domenica 6 febbraio 2011

Il galateo italiano......




 "E’ utile sapere qualcosa dei costumi dei diversi popoli per giudicare i nostri in maniera più sana, e non pensare che tutto quanto vada contro le nostre abitudini sia ridicolo e contro ragione, come fanno di solito coloro che non hanno visto nulla" (Cartesio).
Per evitare fraintendimenti o situazioni imbarazzanti, vi presentiamo alcuni esempi di codici di comportamento e di comunicazione che vi saranno utili durante il vostro soggiorno in Italia.
Cosa si fa o non si fa…….
Mance: La mancia non è un obbligo, è un di più, una possibilità offerta al cliente di premiare immediatamente chi lo ha servito con particolare solerzia e gentilezza. 
Al telefono: Non si telefona a casa di altri prima delle 9,00 e dopo le 21,00. Non si cerca a casa una persona per motivi di lavoro, né in ufficio per chiacchierare del più e del meno.
Chi chiama: dice sempre il proprio nome e poi con chi desidera parlare (“Pronto sono Claudia Rossi, c’è il Signor De Luca?”); si accerta che l’interlocutore possa parlare liberamente e non  sia occupato.
Chi risponde: Non si dilunga eccessivamente e interrompe la conversazione –se supera i limiti della discrezione e della pazienza- in modo cortese. Limitare l’uso del cellulare nei luoghi pubblici (ristorante, bar, treno, autobus eccetera) è auspicabile.
Essere ospiti: L’invitato prima di accettare l’invito non chiede chi siano gli altri ospiti. Non estende l’invito ad altri senza chiedere il permesso di farlo. Non conduce con sé bambini o animali domestici salvo che l’invito non li comprenda. Non si presenta a mani vuote. Compra dei fiori o dei dolci o una bottiglia di vino da regalare ai padroni di casa. Partecipa alla conversazione generale senza monopolizzarla. Beve e mangia quanto gli è proposto anche se non di suo gusto. Non esagera con le bevande alcoliche e con il fumo. Esprime dei commenti misurati sul cibo sull’apparecchiatura della tavola.Non inizia a mangiare prima che lo faccia la padrona di casa.Se la padrona di casa rifiuta un’offerta di aiuto, non si deve insistere o  peggio seguirla in cucina.
Fiori: Quando siamo invitati da amici e portiamo dei fiori, li consegneremo subito a chi ci apre la porta e questi si affretterà a ringraziarci e disporli in un vaso ben in vista.Scegliamo composizioni omogenee di fiori dello stesso tipo: le rose si mandano sempre in numero dispari (cinque, sette, nove….); i garofani non si regalano perché si dice che portino sfortuna; agli uomini si regalano piante al posto dei fiori.
Matrimoni: L’invitato ha l’obbligo di telefonare il prima possibile per ringraziare dell’invito e confermare la propria presenza, specificando il numero esatto dei partecipanti. Il regalo di nozze deve essere inviato a quello dei due sposi che si conosce meglio accompagnato da un biglietto d’auguri. Le invitate devono indossare un abito adatto al tono generale e all’ora del matrimonio: no ad abiti bianchi o neri, troppo scollati o corti.Gli invitati in grigio scuro o in gessato non si leveranno mai la giacca, anche se saranno un po’ accaldati.
Al ristorante: Entrando, l’uomo precede la donna.S’interrompe la conversazione tra i commensali mentre il cameriere aspetta l’ordinazione. Non si parla con il cameriere di argomenti che esulino dal servizio. Chi è solo può leggere il giornale a tavola ma solo finché è servito. Se qualcosa non va, segnaliamo il problema con calma senza alzare la voce. Non si usano gli stuzzicadenti, mai, per nessun motivo. Non si assaggia nel piatto altrui. Gli uomini non si devono togliere né la giacca né la cravatta. Al momento di alzarsi non si porta nulla via dal tavolo (né fiori, né dolci o frutti avanzati).
A tavola: Si parla solo quando la bocca è libera dal cibo. Non ci si tocca i capelli, il naso e le orecchie. Quando qualcuno ci versa da bere, limitiamoci ad un “No, grazie” per rifiutare e ad un “Sì, grazie” per accettare.Ci si pulisce sempre la bocca con il tovagliolo prima di bere. Si mastica a bocca chiusa, senza sbattere le labbra.Si porta il cibo alla bocca senza avidità, chinandola testa il minimo indispensabile. Le mani devono essere entrambe sul tavolo, quando non sono occupate con le posate, devono essere appoggiate all’altezza dei polsi. Non si sorbisce  del brodo o una zuppa emettendo dei rumori o risucchi.
In albergo:In camera: E’ necessario tenere il volume della televisione basso e calzare le pantofole.
Ci si rivolge sempre con il ”Lei” al personale dell’albergo.
Con gli altri ospiti: Scambiamo qualche parola di cortesia con i vicini di stanza o di tavola facendo ben attenzione a non esagerare. Gli italiani, infatti, possono essere poi molto invadenti!

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